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Restauro PDP11/23PLUS

Recuperammo questo PDP11/23PLUS tanti anni fa, a Pescara, grazie ad un contatto avuto da Alexander “Smilzo” Gnoli. Fu un viaggio incredibile, in camper, insieme a Giuliano “Vampire”, stipammo un sacco di hardware dentro un FIAT 242 e mettemmo a riposare nel nostro deposito.

Una prima analisi rivelo’ il problema principale di questo PDP11/23PLUS: l’alimentatore era mancante di alcune parti, e cio’ che restava era cannibalizzato. Questo alimentatore generava anche un segnale di clock a 50 o 60 Hertz, necessario per il funzionamento di alcuni sistemi operativi. Indagammo un po’, poi mettemmo tutto da parte, conservando il sistema.

Un paio di anni fa insieme ad Andrea “Mancausoft” considerammo l’idea di adattare un comune alimentatore ATX da pc, creando un circuito per avere il clock da 60 Hz. Pensammo di generarlo direttamente dalla 220V, facemmo alcuni test, poi il tempo ci manco’ e mettemmo nuovamente tutto da parte.

Un anno fa progettammo una schedina adattatrice per collegare l’alimentatore ATX al PDP11/23PLUS, con un ATtiny85 programmato per generare il clock (una scelta particolare: avremmo potuto estrarre un clock direttamente dalla frequenza di rete elettrica a 50Hz oppure anche creare un semplice circuito oscillante con un NE555; Andrea ha ritenuto piu’ pratico usare un ATtiny85 😉 ). Venne creato un primo prototipo, che testammo con successo. Il sistema non andava comunque al di la’ del test della memoria, era necessario un debug approfondito. Ancora una volta ci manco’ il tempo, e cosi’ accantonammo nuovamente tutto il sistema, mettendolo da parte.

Recentemente Andrea ha progettato la versione definitiva della schedina adattatrice, che vedete nelle foto seguenti. Ieri abbiamo finalmente testato e montato tutto: il sistema si accende, fa i test di memoria ma restituisce un errore sull’unita’ a disco RL02 da cui dovrebbe fare il boot.

Decidiamo cosi’ di smontare ogni scheda, pulire bene ogni contatto, verificare tutti i jumper di configurazione presenti sulla scheda CPU, una  KDF11BA (il manuale e’ qui). Approfittiamo anche per fare una copia delle ROM di boot presenti sulla scheda CPU. Inoltre smontiamo  la scheda di controllo dell’unita’ RL02, puliamo i contatti a pettine con gomma da cancellare e WD40, riassestiamo ogni connettore, riproviamo… ed ecco il boot del sistema! Il computer ora funziona perfettamente, carica il sistema operativo ed e’ utilizzabile al 100% 🙂

Prima fase, scheda adattatrice sperimentale:

Seconda fase, scheda prototipo #2 e restauro funzionale completato:

Gli schemi si trovano qui: atx-pdp11-schematics-eagle

asbesto

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