Restauro
Il Restauro dei pezzi informatici, siano essi computer, schede, periferiche o media (nastri, dischi magnetici o altro) segue criteri scientifici ben precisi, mutuati dai metodi usati nei restauri tradizionali. Quindi, intendiamo conservare e preservare, piuttosto che reinterpretare: e’ nostra cura ripristinare quanto piu’ possibile la funzionalita’ del pezzo storico, limitandoci ad interventi che non stravolgano il pezzo stesso (evitando ad esempio di inserire schede di emulazione su PC all’interno di carcasse vuote di sistemi Commodore), piuttosto che tamponare i danni e fissare lo scorrere del tempo in modo che la macchina resti il piu’ possibile originale.
L’uso di detergenti, consolidanti, collanti, i criteri di smontaggio e rimontaggio, la documentazione fotografica e schematica di ogni intervento… ogni cosa richiede scelte ponderate per evitare di danneggiare ulteriormente il reperto.
Il restauro delle parti elettroniche dei sistemi a volte non puo’ prescindere dalla sostituzione di parti storiche con pezzi piu’ recenti. Alcuni componenti diventano col tempo praticamente introvabili, altri possono essere reperiti ma, data l’eta’ e lo stato di conservazione a volte non ottimale, risultano essere poco affidabili, se non addirittura difettosi: il risultato di voler a tutti costi utilizzare componenti originali a volte puo’ condurre ad esiti catastrofici (componenti che esplodono o si incendiano). In questo caso siamo giocoforza costretti ad utilizzare componenti recenti che mantengano il pezzo il piu’ possibile funzionale. Ove cio’ accada, tutto viene accuratamente documentato.
Queste continue scelte, differenti per ogni pezzo trattato, rappresentano per noi una grande sfida nonche’ motivo di crescita culturale; esse sono la parte piu’ stimolante e creativa del nostro lavoro di restauro, materia di studio e ricerca in continua evoluzione, che non finira’ mai di stupirci.