Akademeia

Negli anni ’90, alla nostra nascita, si imparava assieme, auto-organizzandosi e giocando, e c’era uno spirito di divertita competizione con cui gli esperti guidavano i piu’ giovani cavalcando assieme le piu’ svariate curiosita’ tecniche. Ben prima che venisse coniato il temine di Peer to Peer o di Learning Community. Forse e’ cosi’ che ci siamo rispecchiati, da “hackers”, con il concetto di “Akademeia” in Platone: non allievi come “vasi da riempire” ma come compagni di avventura nella seduzione della conoscenza. Obiettivo dell’educazione e’ accompagnarsi nell’accrescere le proprie abilita’, sviluppando la capacita’ di inquadrare un problema, risolverlo, sviluppando nuove idee e pensando criticamente senza accettare dogmi se non come assiomi, liberamente aggiustabili per inquadrare qualcosa di nuovo. Nell’accademia il maestro e’ un allegoria: serve a stimolare la produzione di qualcosa dall’allievo, qualcosa che e’ suo. Un gioco dei ruoli nell’insegnamento che venne introdotto da Socrate con il termine “Maieutike”: un arte che e’ destinata ad aiutare un processo naturale. Abituarsi a lasciare che gli altri possano mettere alla prova, criticare produttivamente e sviluppare le nostre idee in nuove direzioni e’ estremamente importante per un educazione vitale. Non solo il risultato e’ importante, ma come la comunita’ che impara vi giunge; l’elaborazione collettiva un aspetto da non trascurare mai.
Come nell’accademia le fonti vanno sempre citate; le soluzioni nuove rilasciate alla comunita’ stessa; il termine sinusia con cui Platone denomino’ la condivisione delle informazioni assomiglia troppo al concetto di open culture per non farci caso.
Ogni qualvolta nel pensiero occidentale, in seguito a una caduta e ad una perdita del senso critico e della scienza, si ebbe una rinascita, un rifiorire, si ebbe un’ accademia. Quando Cosimo de Medici pose Marsilio Ficino ad organizzare il suo “Think Tank” nella Firenze del 1400 fondo’ un’Accademia, chiamando architetti, letterati e filologi, artisti a collaborare assieme.

Il metodo che usiamo per imparare e insegnare e’ tipicamente quello del fare assieme affrontando qualcosa di preciso in modo intensivo. Come Akademici abbiamo in comune i metodi di insegnamento e apprendimento che si sono oramai radicati nel free software movement anche se non li applichiamo solo allo sviluppo di software o hardware. Abbiamo anche con il tempo sviluppato  modi per insegnare tecniche di autoapprendimento tarate sulla nostra predilezione per gli approcci pratici che abbiano una forte connotazione estetica, come in ogni buon artigianato. Noi privilegiamo l’uso di conoscenze trasversali, alle volte storiche, artistiche o altrimenti creative, applicandole alla analisi e alla soluzione dei problemi piu’ svariati.

corsi

 

 

Cosa insegnamo:

  1. Elettronica di base e avanzata
  2. Amministrazione di sistema e sicurezza
  3. Programmazione
  4. Multimedia e costruzioni per performance e nel teatro
  5. Alterazione e produzione del video e del suono
  6. Streaming Radio e Digital Media  Production
  7. Cinema Digitale
  8. Tecniche di produzione “site specific”

 

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