Poetry HackLab

Per diversi anni abbiamo vissuto dentro ad una struttura condivisa.

Li` sono nati i nostri progetti e le nostre poesie piu` significative: netsukuku, polli fritti, la sperimentazione clustering etc. etc. Li` abbiamo dato vita ai “Troppo Caffe` Poco Cervello“. E` li` che abbiamo cominciato la raccolta dei pezzi storici del museo, i primi restauri, le prime catologazioni.

Ma purtroppo, o per fortuna, i versi cambiano. La poesia muta secondo la sensibilita` dei verseggiatori. Adesso riteniamo che il Poetry HackLab sia nell’etere. Nella testa e nel cuore di tutti noi e continuiamo le nostre attivita`, dedicandoci principalmente a quelle di restauro, presso i nuovi locali del Museo dell’Informatica Funzionante.

Quando avremo nuove pagine bianche torneremo a far rime inedite sulle nostre curiostia`. – (ram)

Chi eravamo

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I pazzi esistono e noi ne siamo la prova. Il Poetry nasce a fine estate del 2002 da due egocentrici, esaltati, pazzi, competenti, schiatti, portentosi, scialbi, bravissimi appassionati d’informatica. La leggenda racconta di una automobile piena di hardware obsoleto, di una vecchia sede di GreenPeace, di un po’ di pazzia, di molta poesia ed un tocco di magia. Esistono delle foto che testimoniano quello storico momento, esse si trovano sulla pagina della Fondazione del Poetry Hacklab!

Il giro di questi smanettoni si allarga sempre piu’; il Poetry attira fra le sue fila hackers di tutte le specie, rivelando e portando alla luce quel sottobosco di appassionati di computers che il nostro piccolo paese celava gelosamente. Punto di riferimanto e’ il FreakNet MediaLab di Catania di cui il Poetry e’ diventato emanazione.

Il Poetry Hacklab / Freaknet si connatura quindi in un laboratorio di informatica autogestito e si sistema nei locali della vecchia sede di Greenpeace a Palazzolo Acreide (Sr), in Largo Senatore italia n. “inesistente”, accanto al campo da calcetto nella piazzetta di fronte all’Hotel Senatore.

Il Poetry Hacklab si occupa di informatica applicata all’open source ed al free software in generale, al riadattamento della vecchia tecnologia, al recupero e riciclaggio di hardware, ed offre connettivita’ libera ad internet. Il riciclaggio di vecchio materiale informatico e’ alla base dell’intero progetto, che si sviluppa di giorno in giorno anche grazie alle donazioni spontanee di simpatizzanti e gente di buon cuore.

E’ infatti per questo che il Poetry HackLab accetta ben volentieri la donazione da parte di terzi di qualsiasi tipo di tecnologia informatica. Al Poetry Hacklab e’ presente una piccola rete di computer, oltre a chili e chili di hardware non ancora ben identificato. I nostri calcolatori elettronici girano tutti sotto software libero GNU/Linux o con licenza GPL o *BSD. Il nostro server, commercialista7, e’ un AMD Sempron 2400+, cpu MHz 1600, con 512 Mb di ram e 2 hd da 20 Gb e 80 Gb, con installata GNU/Linux Debian. E’ raggiungibile da internet, quando connesso, all’indirizzo poetry.homelinux.org.

L’idea e’ quella di un laboratorio di informatica autogestito! Creare una struttura che sia punto di riferimento per chi riconosce nell’hacking un’ arte e “la liberta’ di metterci le mani sopra!”

La nostra realta’ gira tutta attorno al software libero ed alla sua filosofia e, sotto il concetto della “libera diffusione dei saperi”, divulghiamo e condividiamo organizzando corsi, seminari, workshop, follie e poesie.

Condividiamo questo percorso con altri gruppi presenti piu’ o meno sporadicamente all’interno del Poetry inteso come il luogo fisico che ci ospita…

Ci piace definirci “opera in perenne costruzione”.

“Se non la diciamo noi la verita’… chi mai potra’ dirla?” (Paul Verlaine)